La comunicazione – prossemica e voce
La comunicazione avviene tramite 4 canali:
– uditivo:
- linguistico: le parole e il loro significato
- paralinguistico: il tono, il ritmo, la frequenza
– visivo:
- cinestesico: atti comunicativi espressi dal movimento
- prossemica: atti comunicativi legati a come si occupa lo spazio
- mimica: atti comunicativi legati alle espressioni e alle posture
- aptica: atti comunicativi espressi mediante il contatto tra i corpi
– olfattivo: la percezione delle sostanze chimiche volatili
– tattile: ovvero il contatto tra i corpi
La comunicazione viaggia su 3 livelli:
– il verbale: contenuto esplicito, parole
– il paraverbale: il supporto su cui la comunicazione si poggia, il tono ed il volume della voce
– il non verbale: il linguaggio del corpo e le posture
Il linguaggio del corpo avviene tramite:
– la prossemica: la disposizione del proprio corpo rispetto all’interlocutore (vicino, lontano, di fianco, di dietro)
– la cinetica: il movimento complessivo del corpo rispetto all’interlocutore (velocità, traiettoria, coreografia)
– l’orripilazione: di alcune parti del mantello (piloerezione)
– le posture: l’esposizione complessiva rispetto all’interlocutore (impettito, raccolto, sdraiato, seduto, a pancia all’aria, e il movimento delle parti articolate del corpo, coda, orecchie, fronte, occhi)
La prossemica individua lo spazio interposto tra i due individui e si distinguono:
– la zona intima: in cui fanno accesso solo i componenti della famiglia
– la zona personale: a cui possono fare accesso i familiari meno stretti e gli amici
– la zona sociale: per gli individui poco conosciuti o sconosciuti
La cinetica
L’avvicinamento diretto e frontale è segno di minaccia, ma la traiettoria curva invece trasmette un messaggio amichevole.
Le posture
Neutra e rilassata, di attenzione, dominante, sottomessa, invito al gioco, della paura, aggressività da paura, aggressività da insicurezza
La comunicazione paraverbale nel cane consta di:
– abbaio: avvertimento – allarme (significa sappi che io sono qui e serve anche per chiamare in aiuto gli altri della famiglia)
– ringhio: smetti di fare quello che stai facendo (intima un messaggio chiaro, smetti di fare quello che stai facendo, è come un NO secco)
– uggiolato: sono felice che fai quello che stai facendo (è un messaggio chiaro di consenso, ti chiede di continuare, è come un SI a ciò che fai)
